La sindrome della capanna

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Il Collegio Ufficiale Psicologi di Madrid ha lanciato l’allarme sulla “sindrome della capanna”. È la paura di uscire dopo il lockdown. Ne soffrono un milione di italiani La sindrome della capanna è una sensazione mista di paura e di insicurezza, di tristezza e ansia per il cambiamento causato dal lockdown. A soffrirne sono circa un milione di italiani. A lanciare l’allarme è stato nelle scorse settimane il Collegio Ufficiale di Psicologi di Madrid. Un team di ricercatori spagnoli aveva segnalato che a soffrire di questo disturbo ci sono più persone di quante si possa immaginare in tutto il mondo. La sindrome della capanna implica la voglia di voler rimanere a casa dove ci si sente al sicuro e lontani da qualsiasi minaccia … Continued

Famiglie resilienti sì, ma con la necessita’ di essere sostenute

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Un significativo incremento dei cosiddetti “comportamenti problema”, varie strategie di adattamento alla situazione, all’insegna della resilienza, ma anche la necessità di un maggiore sostegno, nel dopo pandemia, con un’azione combinata tra il settore pubblico e il terzo settore: sono le risultanze di un’ampia indagine specificamente condotta dalla Nostra Famiglia sulle famiglie di bambini con disturbi del linguaggio, dell’apprendimento, deficit motori, disturbi dello spettro autistico o disabilità intellettiva, che fanno riferimento ai vari Centri della stessa Nostra Famiglia. Il distanziamento sociale disposto in situazioni di emergenze pubbliche di natura pandemica si associa a un incremento di problemi di salute mentale: una serie di studi, infatti, hanno rilevato tassi significativamente più elevati di sintomi da stress post-traumatico nei bambini con “sviluppo tipico” … Continued

Un alunno con disabilita’ su tre e’ escluso dalla Didattica a Distanza

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Dario Ianes presenta i dati di un questionario su DaD e inclusione scolastica, cui hanno risposto 3.170 insegnanti. Il 51% vede peggioramenti comportamentali nei propri alunni e il 62% negli apprendimenti. «La scuola di prima si è rotta. Invece di aggiustarla, prediamo i pezzi e facciamo un’altra cosa: non più un vaso, ma un mosaico», dice Ianes. Per esempio? «Rotta la classe, ripensiamo tutto sulle cordate: micro-gruppi di 3-4 ragazzi, chiamati alla corresponsabilità gli uni degli altri». di Sara De Carli Un alunno con disabilità su tre è di fatto escluso dalla Didattica a Distanza: o perché si è rivelata inefficace (26,2%) o perché la DaD non era nemmeno ipotizzabile (10,3%). Gli altri sono ben integrati nelle pratiche di DaD … Continued

Parchi e giochi per disabili: 95mila euro a Montesilvano

Parte del finanziamento regionale sarà destinato anche ai lavori in via Nilo Polvere e strada dissestata: protesta per il cantiere lasciato a metà in via Lazio MONTESILVANO. Sessantamila euro per sistemare gli asfalti e la tortuosa viabilità di via Nilo, traversa della Vestina. E 35mila per aggiungere nuovi giochi, molti dei quali speciali, riservati alle persone con disabilità, nei circa venti parchi cittadini. È l’annuncio del sindaco Ottavio De Martinis dopo aver ricevuto comunicazione di uno stanziamento di fondi regionali per 95mila euro destinati a Montesilvano per la «messa in sicurezza e riqualificazione urbana di via Nilo e manutenzione straordinaria dei parchi pubblici». Così recita il documento nel quale l’assessore regionale al Bilancio Guido Liris rende nota l’assegnazione di tre milioni di euro a diversi … Continued

La violenza invisibile sulle donne disabili

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Non hanno voce, spesso non sono nemmeno riconosciute nel loro essere donne, eppure rischiano due volte di più di essere oggetto di abusi. Ne hanno parlato Marina Calloni, Lisa Noja e Silvia Cutrera. Emanuela è una ragazza di 34 anni affetta da tetraparesi spastica, si muove su una sedia a rotelle, fa un po’ fatica quando parla. Le piace andare a cavallo e fare ippoterapia. L’incubo si materializza quando lei ha 17 anni, un giorno in cui il suo fisioterapista non c’è e il sostituito, siccome piove, le propone di fare “attività nella stanzetta”. «Ti faccio fare un esercizio che ti rimetterà in piedi». Lei non capisce bene cosa sta succedendo, lui la stupra. A casa racconta tutto alla madre, … Continued

Riapertura a settembre … le proposte di Coordown per un ritorno a scuola degli studenti con disabilita’

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Le proposte di CoorDown al Tavolo Tecnico del Ministero dell’Istruzione per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità intellettiva in vista della nuova organizzazione didattica della scuola a settembre. Come strutturare e organizzare un rientro a scuola il prossimo settembre che tenga conto della emergenza Covid ma anche del diritto all’inclusione scolastica degli alunni, in particolare con disabilità intellettive? Ne hanno discusso, in un tavolo Tecnico tramite video conferenza, il Ministero dell’Istruzione e CoorDown, insieme a First (Federazione Italiana Rete Sostegno e Tutela). Il Coordinamento Nazionale delle Associazioni delle persone con Sindrome di Down ha portato al Tavolo una serie di proposte concrete, toccando vari punti: – ORGANICI SOSTEGNO E CURRICOLARI Necessità di definizione degli organici del personale docente e ATA … Continued

Ostacoli insormontabili, nella “fase 2”, per le persone con disabilità visiva

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L’immediato futuro che attende le persone cieche e ipovedenti – scrive Flavia Tozzi – è irto di ostacoli che appaiono spesso insormontabili e che rischiano di minarne l’autonomia e la dignità sociale. Infatti, le giuste restrizioni imposte dal Decreto che regolamenta la “fase 2” per la ripresa delle attività commerciali e lavorative ha inserito norme che rischiano di rendere quasi impossibile il ritorno ad un’esistenza quotidiana pressoché normale per chi ha problemi visivi» Siamo finalmente nella cosiddetta “fase 2”, che dovrebbe essere il primo passo verso l’uscita dal tunnel in cui ci ha gettati il Covid-19, e ci stiamo accorgendo ora più che mai delle tragiche conseguenze che questo virus sta portando in ogni settore della nostra società, colpita dal punto di … Continued

Figli con sindrome di Down, piccoli e grandi, al tempo del coronavirus

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Essere mamma di un bambino o di un adulto con sindrome di Down, ai tempi del coronavirus: cosa significa? Quali cambiamenti, quali fatiche, quali speranze? Lo raccontano in due video Maria con Giupy, il suo bimbo di 8 anni, e Maria Teresa con Gianni, il figlio che di anni ne ha 45 e che dopo avere lavorato a lungo in un supermercato, da due anni è disoccupato. «Il più bel regalo per la Festa della Mamma del 10 maggio – dice Maria Teresa – sarebbe avere una società inclusiva a cui un domani lasciare mio figlio» Essere mamma di un bambino o di un adulto con sindrome di Down, ai tempi del Covid: cosa significa? Quali cambiamenti, quali fatiche, quali speranze? Come riferisce l’AIPD (Associazione Italiana … Continued

“Sono un medico ma dico che l’Italia si salva solo con la scuola”

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Parla Stefano Vicari, professore ordinario all’Università Cattolica e Primario di Neuropsichiatria infantile all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù: “La quarantena ha esasperato condizioni già presenti, come ansia e isolamento. Per adolescenti, in aumento depressione e stress post-traumatico”. di Chiara Ludovisi ROMA. “Io sono un medico, ma affermo senza dubbio che l’Italia per ripartire e salvarsi deve investire sulla scuola. E mi domando: si sta facendo davvero tutto il possibile per permettere ai bambini e ai ragazzi di tornare in classe?”. Stefano Vicari è Professore ordinario all’Università Cattolica e Primario di Neuropsichiatria infantile presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. Conosce bene i problemi dei più piccoli e delle loro famiglie, soprattutto in presenza di disturbi dello spettro autistico o altre problematiche intellettive, relazionali, comportamentali. … Continued

Le “tre leggi non scritte” dei caregiver familiari

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di Silvia Abbate* Ho deciso di scrivere questo articolo perché sento il bisogno di dare voce a tutti “noi” che facciamo parte del popolo dei caregiver familiari. Chi mi conosce sa che lavoro nel campo delle relazioni d’aiuto, ma ora non vesto i panni professionali, scrivo in quanto madre e caregiver familiare di due bambine con disabilità. Noi caregiver siamo abituati a vivere in assenza dell’essenziale, e a vivere quotidianamente condizionati da limiti fisici e ambientali, tra sedie a rotelle, macchinari per la respirazione e/o per l’alimentazione e barriere architettoniche di ogni sorta. Per non parlare delle mille lotte per l’essenziale (prescrizione degli ausili, prenotazione delle visite mediche, cure farmacologiche, sostegno a scuola ecc.), e dei connessi mille incartamenti burocratici … Continued

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