Chieti, no alle barriere architettoniche

Chieti, no alle barriere architettoniche

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CHIETI. A un anno dalla morte, l’impegno della giornalista teatina e portabandiera dei diritti per tutti Simona Petaccia è stato ricordato nel corso di un incontro organizzato dalla onlus da lei fondata, Diritti Diretti. L’appuntamento è servito anche a illustrare quattro punti programmatici che la onlus sottopone all’attenzione della nuova amministrazione. All’incontro, infatti, sono intervenuti tutti i cinque candidati sindaci. I componenti dell’attuale consiglio direttivo hanno ricordato «l’azione incisiva di Simona e il suo impegno quotidiano per un mondo davvero alla portata di tutti», impegno riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica che ha voluto insignire di una medaglia Diritti Diretti. Sulla scorta di questo patrimonio, che rimane anche dopo la prematura scomparsa della fondatrice, Diritti Diretti ha ritenuto indispensabile proporre alcune linee programmatiche per una città sempre più accessibile. Dopo aver presentato i progetti che vedranno impegnata la onlus nei prossimi mesi (dal Premio Turismi accessibili, a Crescere Insieme In Accessibilità, giornata di didattica frontale con gli alunni e annesso concorso), sono state illustrate quattro linee programmatiche suggerite alla nuova amministrazione.

La prima è quella di «contribuire a rendere Chieti una smart city: una città», ha detto il comitato della onlus, «senza barriere architettoniche senso-percettive, culturali e cognitive è una città intelligente perché le risorse e le capacità di tutti possono essere adeguatamente valorizzate e sfruttate per il bene collettivo». La seconda riguarda il turismo accessibile e chiede l’abbattimento delle barriere architettoniche «che consentirebbe a Chieti», hanno sottolineato i responsabili della onlus, «di posizionarsi sul mercato turistico nazionale e internazionale con importanti ricadute positive in termini d’immagine e soprattutto economici». La terza è relativa al supporto delle associazioni di settore. L’ultima riguarda invece i più piccoli: «Da sempre Diritti Diretti», è stato ricordato, «mette in cima alla sua lista i diritti dell’infanzia, che devono essere una priorità anche per la prossima amministrazione; un progetto dalla forte valenza simbolica sarebbe la realizzazione di un parco giochi accessibile, per rendere tangibile il concetto di inclusione sin dalla più tenera età».

Fonte: ilcentro.it

27/08/2020