Inclusione scolastica di bambini e ragazzi con autismo: a che punto siamo?

Inclusione scolastica di bambini e ragazzi con autismo: a che punto siamo?

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Spettro autistico: in aumento le diagnosi, ma anche la conoscenza e le opportunità formative.

Nel corso del tempo ci siamo più volte occupati di autismo e ci siamo soffermati su diversi aspetti riguardanti l’inclusione dei bambini e dei ragazzi rientranti nello spettro, dall’urgenza della formazione dei docenti agli interventi didattici più adeguati. Ci siamo interrogati anche sui possibili obiettivi di autonomia e sui punti di forza delle persone neurodiverse, ma abbiamo pure raccontato storie di isolamento e di discriminazione legate soprattutto alla scarsa conoscenza dell’autismo e del modo di interagire con le persone con autismo.

Le statistiche ci dicono ormai da qualche anno che le diagnosi sono in aumento e che sta crescendo anche la presa in carico precoce. Si stanno diffondendo le conoscenze di modalità che favoriscono la relazione con gli adulti e con i pari e di pratiche che, coordinando adeguatamente l’intervento terapeutico con quello scolastico, consentono anche risultati molto significativi in termini di socialità ed apprendimento. Spesso oggi nelle classi, attraverso adeguati percorsi, si assiste al coinvolgimento dei compagni che imparano a conoscere modalità attraverso cui comunicare ed interagire. E’ il caso, ad esempio dei ragazzi di Lodi che hanno vinto qualche giorno fa il concorso Raccontami l’autismo proprio con un libro tattile creato per entrare in contatto con una compagna. Hanno ora intenzione di tradurre delle favole di Esopo dal latino all’italiano e poi dall’italiano al Caa (Comunicazione Aumentativa e Alternativa). Altri concorsi sono attualmente in corso e impegneranno a ltre classi. L’autismo, cioè, non è più sconosciuto e le buone prassi certamente si stanno diffondendo.

Tuttavia, le difficoltà sono ancora tantissime e, nonostante alcuni sensibili progressi, i genitori dei bambini e dei ragazzi con autismo devono ancora oggi combattere numerose battaglie con grande coraggio: la scuola spesso non è pronta, non accoglie, le ore di sostegno sono poche, non c’è formazione adeguata, molto spesso i docenti sono precari e non specializzati. La strada da fare, cioè, è ancora tanta, il futuro molto incerto.

Non vi è dubbio, però, che le urgenze rimangono quelle dell’informazione e della formazione. Solo in tal modo si potrà intervenire adeguatamente in ogni contesto e si potrà realizzare inclusione sociale. In tale direzione vanno gli eventi in programma in questi giorni a Benevento all’interno della Settimana dell’autismo. Si tratta infatti di una serie di manifestazioni mirate a promuovere l’inclusione dei bambini e degli adolescenti con disturbi del neurosviluppo a scuola e nel contesto sociale.

Un altro importante evento è il Convegno del Centro Studi Erickson Autismi, benessere e sostenibilità, in programma per il 4 e 5 maggio al Palacongressi di Rimini. Si tratterà in questo caso di un’occasione per fare il punto della situazione sulla ricerca scientifica, sui modelli di intervento e sugli strumenti operativi. Durante il Convegno insegnanti, educatori, operatori sociali e sanitari, genitori approfondiranno la conoscenza dei diversi modelli di provata efficacia e dei principi documentati nelle linee guida nazionali e internazionali per affrontare la complessità dello spettro e sviluppare interventi di qualità. Le molteplici proposte riguarderanno tre macro ambiti principali per consentire a tutti i partecipanti di costruirsi un percorso personalizzato in base alla propria professionalità e ai propri interessi: ambito clinico, ambito didattico-educativo ed ambito culturale-sociale.
Fonte: Disabili.com

13/04/2018