La Legge 38/2010 e il diritto di non soffrire

La Legge 38/2010 e il diritto di non soffrire

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L’accesso a terapia del dolore e cure palliative è un diritto sancito dalla legge 38/2010 per tutti i cittadini italiani di tutte le età

Non siamo nati per soffrire sembra uno slogan, magari poetico, ma è invece l’estrema sintesi e l’obiettivo di una legge che dal 2010 tutela e garantisce l’accesso alla terapia del dolore e alle cure palliative da parte dei cittadini italiani.

Il diritto a non soffrire e a non provare dolore è una conquista fondamentale, sancito nel nostro ordinamento dalla legge 38/2010, ed esplica quel rispetto della dignità e dell’autonomia di ogni persona, rendendo esigibile il suo diritto alla salute e all’accesso a cure appropriate e alla assistenza.

Molte persone ancora non conoscono questa legge e i diritti che comporta. Anche per favorirne una maggiore diffusione, Cittadinanzattiva ha lanciato una campagna informativa  che conta anche un questionario online, anonimo e aperto a tutti fino al 30 settembre 2020, per rilevare quanto si sa dell’argomento.

Qui, per punti, lanciamo poche pillole su alcune dei principali aspetti previsti dalla Legge 38 del 2010, invitando tutti ad approfondire l’argomento anche con la consultazione dei materiali prodotti per la campagna da Cittadinanzattiva.

Lo sapevi che:

–          chi è affetto da un dolore acuto persistente, cronico o procedurale, indipendentemente dall’età, sia adulto che minore, può accedere alla terapia del dolore? E’ rivolta ad esempio alle donne affette da endometriosi che soffrono di dolore cronico che, pur non essendo terminale, risulta molto spesso invalidante.

–          esistono delle scale di Valutazione del Dolore per aiutare il paziente a riferire il suo dolore e permette agli operatori sanitari di effettuare una corretta valutazione, per un’adeguata pianificazione dell’assistenza e prescrizione della terapia farmacologica?

–          si ha diritto non solo all’assistenza sanitaria e farmaceutica ma anche al sostegno psicologico e socio-assistenziale per il paziente e per la sua famiglia?

–          esiste in Italia una Rete di cure palliative: consiste in una aggregazione funzionale e integrata delle attività di cure palliative erogate in ospedale, in hospice, a domicilio e in altre strutture residenziali, in un ambito territoriale definito a livello regionale

–          le cure palliative si rivolgono principalmente alle le persone giunte alla fase avanzata di ogni malattia cronica ed evolutiva ( oncologica, neurologica, reumatologica, respiratoria e cardiologica); ai neonati, ai bambini e agli adolescenti colpiti da malattie croniche e inguaribili (oncologiche, metaboliche, respira-torie, genetiche e rare), dal momento della diagnosi e per tutto il corso della malattia?

–          grazie alla Legge 38/2010 il medico può prescrivere sul ricettario del SSN (ex ricetta rossa) medicinali impiegati nelle terapie del dolore (ad es.: farmaci oppiacei), come avviene per qualsiasi altro tipo di farmaco?

Qui sotto la testimonianza di Monia, affetta da endometriosi, che racconta in particolare le difficoltà di convivere con un dolore cronico nel periodo di lockdown che ha costretto a rallentare, interrompere o riprogrammare le numerose visite, controlli ed esami alle quali deve costantemente sottoporsi . E’ uno dei 4 video racconti in prima persona realizzati da Cittadinanzattiva per comprendere come vivono le persone affette da dolore cronico nell’ambito della campagna informativa sulla L.38/2010.

Fonte: Disabili.com

26/09/2020