Nasce “Asperger Abruzzo”, associazione a supporto delle persone con autismo

Nasce “Asperger Abruzzo”, associazione a supporto delle persone con autismo

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VASTO. Si è svolto domenica 13 settembre, nella cornice del Cortile di Palazzo d’Avalos, a Vasto, il convegno “Autismi e infinite possibilità”. La manifestazione, prima di una lunga serie di eventi e attività, si è tenuta nel rispetto delle normative anti-Covid e ha visto l’organizzazione della neocostituita associazione Asperger Abruzzo.

Dopo l’intervento del sindaco di Vasto, Francesco Menna, che ha “auspicato la presenza del convegno in maniera annuale”, ha preso la parola la presidente dell’associazione, Marie Helene Benedetti. Nel suo intervento, la presidente ha parlato delle battaglie fatte per difendere i diritti di suo figlio e di tutti i bambini affetti dalle varie forme di autismo e ha poi evidenziato le “molteplici sfide ed opportunità che attendono l’associazione, che sarà di supporto per tutte le persone che aderiranno, ad una quota annuale di 35 euro”. Un logo dai colori molteplici quello dell’associazione, per rappresentare le molte sfaccettature dell’autismo.

Per spiegare il concetto di autismo, il valore della diagnosi precoce e per evidenziare i numeri delle ricerche scientifiche, è intervenuto il neuropsichiatra Riccardo Alessandrelli, esperto nella diagnosi di autismo funzionale.

Spazio anche per il rapporto tra scuola e autismo, con l’intervento della professoressa Antonella Di Fonzo, coordinatrice dell’Istituto Omnicomprensivo di San Salvo, e per “l’importanza imprescindibile del diritto alla salute”, sottolineata dall’avvocato Felicia Fioravante, esperta in diritti umani, diritti della persona, diritto della salute e diritti dei disabili. La Fioravante ha ricordato come sia “inconcepibile e assurdo che in uno Stato di diritto, una mamma come Marie Helene Benedetti abbia dovuto, in passato, sostenere lo sciopero della fame e della sete, dinanzi alla Regione Abruzzo, per difendere i diritti del suo bambino”.

Giada Marrone, psicologa e psicoterapeuta, ha parlato dei gruppi di mutuo aiuto, sottolineando “l’importanza della presenza di un facilitatore, che può essere una persona del gruppo e non uno specialista, come di frequente viene fatto passare attraverso la cinematografia”. Il toccante intervento conclusivo, è stato affidato a Sarah Scopa, autistica adulta e mamma di due bambini nello spettro dell’autismo che ha parlato della sua esperienza e della diagnosi arrivata in età adulta. Esperienza che le ha permesso di ricomporre i pezzi del puzzle della sua vita.

Fonte: Zonalocale.it

17/09/2020