Oltre le barriere. Esce ”I colori del buio”, il libro di Filippo Visentin

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Dall’associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale un giudizio severo sulla manovra entrata in vigore nei giorni scorsi. Il presidente Speziale: "Colpo di grazia alle politiche sociali, le categorie deboli pagano il prezzo più caro". In un documento l’analisi dei punti critici del testo e delle voci che influiranno sulle persone con disabilità

ROMA – "Con la manovra da poco approvata si sta dando un vero e proprio colpo di grazia alle politiche sociali e a tutte le categorie più svantaggiate che invece di essere favorite dal provvedimento sono le prime a pagare il prezzo più caro". Così Roberto Speziale, presidente nazionale di Anffas Onlus (l’associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) commenta la manovra per la stabilizzazione finanziaria entrata ufficialmente in vigore il 17 luglio scorso dopo un iter fulmineo tra Senato e Camera.

"Dopo le tante iniziative del terzo settore volte a far comprendere le difficoltà in cui versano migliaia di famiglie, compresa la recentissima manifestazione nazionale del 23 giugno a cui anche Anffas ha preso parte con centinaia di suoi soci e simpatizzanti, confidavamo di vedere delle azioni concrete in favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie e in un ripristino dei fondi, sia del Fondo per le politiche sociali che del Fondo per la non autosufficienza, oggi azzerato". "Invece – afferma Speziale – siamo nuovamente di fronte a misure che vanno a loro diretto svantaggio, con tagli indiscriminati e lineari che altro non fanno che peggiorare una situazione già gravissima".

"Questa manovra, invece che garantirne lo sviluppo, sferza il colpo mortale alle politiche sociali mentre – continua il presidente di Anffas – conserva privilegi e benefici a chi già ne ha molti, calpestando i diritti delle persone con disabilità in molteplici ambiti: scuola, sanità, agevolazioni fiscali. Si sta aprendo una fase critica che non possiamo accettare passivamente e per questo Anffas Onlus – spiega Speziale – rilancia lo stato di crisi nazionale sulle politiche per le persone con disabilità e loro famiglie in Italia, aperto lo scorso maggio anche a supporto della mozione generale approvata dal Congresso Fish a marzo 2011. Anffas Onlus, quindi, si dichiara pronta a fronteggiare con forza questa nuova questione".

L’Anffas ricorda anche che "pochi giorni prima dell’emanazione della manovra finanziaria, il Governo ha approvato lo schema di legge delega in materia fiscale e assistenziale che avrà rilevanti conseguenze sul sistema di welfare statale e regionale, e quindi, ovviamente, sulla vita delle persone e delle famiglie con disabilità". Si tratta del provvedimento riguardante una riforma dell’Isee, dei criteri di accertamento dell’invalidità civile, delle diverse forme di intervento assistenziale e previdenziale, a partire dalle indennità di accompagnamento, e così via. Anffas spiega che "si è aperta una fase decisiva per le persone con disabilità" che può essere "ricca di prospettive da un lato" (soprattutto per il via ai lavori dell’Osservatorio nazionale sui diritti delle persone con disabilità) ma che dall’altro lato presenta "pesantissime nubi e ombre che rischiano di compromettere le conquiste ottenute dalla legge 104/1992 in avanti". Anffas ricorda il proprio impegno a "monitorare costantemente tutte le azioni di Governo e Parlamento in materia assistenziale" per informare, analizzare e proporre eventualmente valide alternative in favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie al fine di tutelarle. Un primo lavoro è il documento, scaricabile sul sito anffas.net, in cui sono esaminati nel dettaglio gli articoli che maggiormente influiranno sulla vita delle persone con disabilità, con la messa in evidenza di "tutti i punti critici e ambigui del testo".
 
Fonte: superabile.it

25/07/2011