Bonus assunzioni disabili 2023 under 35: come funziona e beneficiari

Bonus assunzioni disabili 2023 under 35: come funziona e beneficiari

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Il Decreto Lavoro ha istituito un nuovo bonus assunzioni disabili 2023: ecco cos’è, come funziona e a chi viene rivolto.

Recentemente è stato istituito un nuovo sostegno per le assunzioni, che si aggiunge a quelli già presenti, che al momento attuale agevolano le imprese che assumono lavoratori che rientrano in alcune specifiche categorie. Il sostegno è stato introdotto con il Decreto Lavoro 2023, ed è rivolto alle assunzioni di giovani under 35 con disabilità.

A ricevere questo particolare contributo saranno principalmente gli enti del terzo settore, ovvero le associazioni di promozione sociale, onlus e volontariato. Ad intervenire ulteriormente intorno al tema della disabilità, sarà anche il disegno di legge delega per la semplificazione dei procedimenti amministrativi.

Tornando al bonus assunzioni disabili, il funzionamento del sostegno, e le relative modalità per richiederlo, saranno definiti entro marzo 2024, per cui è necessario ancora aspettare per conoscere tutti i dettagli.

Cos’è il bonus assunzioni disabili

Il Decreto Lavoro ha introdotto diverse misure e provvedimenti in materia di lavoro, che coinvolgono imprese e lavoratori, e vanno a modificare alcuni sostegni presenti già in precedenza, come il reddito di cittadinanza.

Un’attenzione particolare viene posta dal decreto alla tematica della disabilità, per cui viene proposto un bonus assunzioni disabili agli enti del terzo settore e alle organizzazioni che assumono, a tempo indeterminato, una persona con disabilità di età inferiore a 35 anni.

Le assunzioni devono avvenire necessariamente nell’arco di tempo che va dal 1 agosto 2022 al 31 dicembre 2023, e l’obiettivo è sostenere le organizzazioni nella valorizzazione delle competenze dei giovani a cui è dedicata la misura.

Questo nuovo aiuto va a sommarsi a quelli già presenti, che incentivano le imprese all’assunzione di giovani, donne disoccupate o percettori di disoccupazione, e si aggiunge all’intervento previsto intorno all’assegno di inclusione, che andrà a sostituire il reddito di cittadinanza.

Chi può beneficiare del nuovo bonus

Potranno accedere al sostegno le realtà che assumono giovani con disabilità di età under 35 a tempo indeterminato, e che rientrano tra le seguenti categorie:

  • enti del terzo settore;
  • organizzazioni di volontariato, interessate alla trasmigrazione al RUNTS;
  • associazioni di promozione sociale, interessate alla trasmigrazione al RUNTS;
  • organizzazioni non lucrative di utilità sociale.

Il nuovo aiuto quindi si differenzia dalle agevolazioni attualmente previste perché non è rivolto alle imprese, ma solamente alle organizzazioni e associazioni che rientrano nelle categorie qui esposte.

Per le imprese invece sono già presenti altre tipologie di incentivi, anche per l’assunzione di persone disabili, ad esempio gli sgravi della retribuzione mensile lorda, che possono variare dal 35% al 70% in base alla situazione di disabilità.

Va evidenziato anche che non è previsto il sostegno nel caso di assunzioni precedenti al 1 agosto 2022, oppure dopo al 31 dicembre 2023, salvo eventuali proroghe successive della misura.

Altrettanto importante è il tipo di contratto di assunzione proposto al lavoratore con disabilità, che deve essere a tempo indeterminato. Non meno importante è il requisito di adesione per il lavoratore a svolgere mansioni idonee rispetto allo statuto dell’organizzazione o ente del terzo settore che propone l’assunzione.

Come funziona il bonus assunzioni disabili

Questo nuovo bonus prevede lo stanziamento di risorse pari a 7 milioni di euro per il 2023, per cui i sostegni potranno essere utilizzati fino all’esaurimento dei fondi. Per ciò che riguarda il funzionamento specifico del bonus, ancora non si conoscono i dettagli, perché si attende che un decreto attuativo apposito ne comunichi l’operatività.

Al momento si può ipotizzare che potrebbe funzionare in modo similare alle misure di assunzione agevolata previste per le imprese, ad esempio con uno sgravio di tipo contributivo o sulla tassazione, tuttavia a questo proposito non si può ancora dire nulla di certo.

Secondo le prime indiscrezioni, si tratterà di un contributo erogato una tantum alle organizzazioni che assumono secondo i requisiti visti sopra.

Anche per ciò che riguarda le modalità di accesso all’agevolazione, non è ancora chiaro se sarà predisposto un portale apposito, come accade per altri bonus, e se i beneficiari dovranno presentare una domanda specifica di accesso. Il decreto attuativo arriverà, secondo le previsioni, entro il 1 marzo 2024.

Il Decreto Semplificazioni garantirà, come accennato in precedenza, ulteriori misure di semplificazione per sanità e turismo, sempre da attuare durante il 2024, rivolte alle persone con disabilità.

Altri sostegni per le assunzioni

Va ricordato che al momento esistono altri sostegni per le assunzioni, e prevalentemente riguardano le attività di impresa che decidono di assumere con contratto a tempo indeterminato alcune categorie specifiche di lavoratori, e prevedono uno sgravio contributivo per l’azienda.

Le categorie di lavoratori interessate al momento sono le seguenti:

  • lavoratori con più di 50 anni di età;
  • lavoratrici donne che si trovano in una situazione di svantaggio economico;
  • giovani lavoratori con meno di 36 anni di età;
  • disoccupati percettori del reddito di cittadinanza;
  • disoccupati percettori della Naspi.

Attualmente le imprese italiane possono chiedere l’accesso alle agevolazioni previste per queste categorie di lavoratori, e a questi sostegni si sommano anche quelli di iniziative specifiche, come quella che riguarda la decontribuzione Sud, rivolta alle imprese del Mezzogiorno.

Va anche ricordato che per le imprese è ancora attivo un particolare intervento che riduce al 35% la retribuzione mensile lorda per una durata di 36 mesi, per l’assunzione di disabili che hanno una riduzione della capacità lavorativa tra il 67% e il 79%.

La percentuale di riduzione della retribuzione mensile sale al 70% per lavoratori che hanno una riduzione della capacità lavorativa oltre il 79%.

Si attende tuttavia di conoscere i dettagli per ciò che riguarda gli enti del terzo settore e i lavoratori disabili, secondo le decisioni prese dal Decreto Lavoro.

Fonte: lavoroediritti.com

20/05/2023