Quel che dev’essere un Disability Manager

Quel che dev’essere un Disability Manager

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ROMA. Parcheggi, rampe e scivoli riservati agli invalidi. Ma occupati: per i disabili della capitale è una sfida anche il park. L’odissea quotidiana per chi vive in carrozzina a Roma non è solo lo slalom per evitare le buche in strada, le zone off limits e le difficoltà per usufruire del trasporto pubblico. A parlare chiaro sono i numeri della polizia locale di Roma che fotografano una situazione sempre più difficile per chi ha (o avrebbe) il parcheggio riservato. E che si ritrova invece il posto occupato da macchine, motorini o addirittura delle fioriere. Sembrano servite a ben poco le multe, già 600 in più rispetto al 2015 (quando per questo tipo di infrazione furono in totale 11.054). Da gennaio a fine agosto i vigili hanno infatti compilato già 11mila 700 sanzioni. Oltre 1400 al mese: circa 48 al giorno. Solo nel quartiere Prati, una delle zone più centrali della città, sono registrati 161 parcheggi riservati e le multe sono a quota 438 in cinque mesi. Un numero in costante crescita che non argina però il fenomeno.

Disabilità e diritti negati, parlano i protagonisti del progetto “Io cittadino”

MILANO. È diventata la prima città italiana – dopo Goteborg, Berlino o Salisburgo – ad aver conquistato l'”Access city award 2016″, il riconoscimento che l’Unione europea assegna ogni anno a quanti abbiano fatto gli sforzi maggiori per abbattere muri. Eppure, anche dal gradino più alto d’Europa, Milano assicura di non volersi fermare. Perché il lavoro, dicono, non è finito. A cominciare dalla prossima sfida che si chiama “chilometro facile”. È lì, in una porzione di centro lunga un chilometro che racchiude servizi fondamentali come ospedali, il tribunale, università, uffici pubblici, che il Comune e le associazioni riunite in un tavolo permanente – task force per l’accessibilità, l’hanno chiamata – puntano a creare una sorta di isola senza barriere per chi ha disabilità motorie e sensoriali. Da replicare poi in altre zone. Un’altra tappa, dopo i dieci percorsi culturali e artistici liberi da ostacoli disegnati per i turisti di Expo. Il nuovo punto di partenza è il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche: un corposo documento approvato dalla precedente giunta Pisapia che ha contribuito al premio dell’Ue e che ora dovrà passare dalla carta alla realtà.

Fonte: Repubblica.it

21/09/2016